Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: Lavori forniture servizi progettazione

A1. Qual è la normativa di riferimento sulla tracciabilità dei flussi finanziari relativa ai contratti di appalto di lavori, forniture e servizi?

A2. Qual è la ratio della normativa in tema di tracciabilità dei flussi finanziari?

A3. Quali atti ha emanato l’Autorità sulla tracciabilità dei flussi finanziari?

A4. Quali sono gli adempimenti principali previsti dalla normativa in tema di tracciabilità?

A5. Che cosa è il codice CIG?

A6. Come si acquisisce il codice CIG?

A7. Quali sono le tipologie del codice CIG?

A8. Che cosa è il CIG Semplificato, detto anche Smart CIG?

A9. Che cosa è il Carnet di CIG?

A10. Che cosa è il CIG Derivato?

A11. Che cosa è il CIG Master?

A12. Quali sono le fattispecie per le quali non sussiste l’obbligo di richiedere il codice CIG ai fini della tracciabilità?

A13. E' stabilita una soglia minima per la richiesta del codice CIG (ad esempio il codice CIG si deve richiedere anche per importi minimi di poche centinaia di euro)?

A14. Quali sono i soggetti tenuti all’obbligo della tracciabilità?

A15. Quali soggetti rientrano nella nozione di “stazione appaltante

A16. Cosa si intende con l’espressione “filiera delle imprese” contenuta nell’articolo 3 della legge n. 136/2010?

A23. Con quali modalità si attua la disciplina della tracciabilità finanziaria nei subappalti e nei subcontratti?

A24. Sussiste l’obbligo di accensione di nuovi conti correnti o è possibile utilizzare conti correnti già in uso da dedicare (anche non esclusivamente) alle commesse pubbliche?

A25. Il conto corrente dedicato può riguardare più appalti oppure si deve aprire un conto dedicato per ciascun appalto?

A26. Il conto corrente dedicato può essere utilizzato anche per altre attività?

A27. Per un singolo appalto possono essere indicati più conti correnti dedicati?

A28. Con quali modalità trovano applicazione gli obblighi di tracciabilità in riferimento ai pagamenti per fideiussioni stipulate dagli operatori economici per la commessa pubblica?

A29. Per i pagamenti sottoposti alla tracciabilità vi è la possibilità di impiegare strumenti di pagamento diversi dal bonifico bancario o postale?

A30. E’ consentito agli operatori l’uso di assegni bancari e postali ai fini della tracciabilità?

A31. Con quali modalità trovano applicazione gli obblighi di tracciabilità nei raggruppamenti temporanei di imprese, nei consorzi ordinari e nelle società tra concorrenti riuniti o consorziati a valle dell’aggiudicazione ai sensi dell’articolo 93 del d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 270?

A32. Con quali modalità trovano applicazione gli obblighi di tracciabilità nel caso di acquisti effettuati sulla base di accordi quadro, a cui le pubbliche amministrazioni possono aderire mediante l’emissione di ordinativi di fornitura?

A33. Con quali modalità trovano applicazione gli obblighi di tracciabilità nel caso di una gara divisa in più lotti?

A36. È previsto un obbligo informativo all’Avcp per le sanzioni previste dall’articolo 6 della legge n. 136/2010 a tutela del sistema della tracciabilità finanziaria (o in caso di risoluzione del contratto per i casi indicati dal comma 9bis dell’articolo 3 della legge n.136/2010)?

A37. Quale organismo irroga le sanzioni pecuniarie di cui all’articolo 6 della legge n. 136/2010?

A38. Quali sono le conseguenze del mancato adempimento alle prescrizioni poste dalla normativa in tema di tracciabilità?

A39. Cosa si intende con l’espressione “nuovo contratto” e quali sono le conseguenze ai fini dell’acquisizione del codice CIG?

A40. Nel caso di rinnovo del contratto deve essere richiesto un nuovo codice CIG?

A41. Il rinnovo, comportando l’acquisizione di nuovo codice CIG ai fini della tracciabilità, impone nuovamente il pagamento del contributo in favore di Avcp?

A42. Nel caso di proroga (cosiddetta tecnica) del contratto deve essere richiesto un nuovo codice CIG?

A43. Cosa si intende per tracciabilità attenuata?

A44. Qual è la modalità di pagamento delle utenze da parte della pubblica amministrazione?

B1. Il codice CIG va richiesto anche per i contratti per i quali attualmente non sussiste l’obbligo del versamento del contributo all’Autorità?

B4. Per i contratti stipulati dalle imprese pubbliche nell’ambito dei settori speciali individuati dalla direttiva 2004/17/CE e dal Codice, parte terza, è previsto l’obbligo di adeguamento alla disciplina della tracciabilità?

B5. Sono soggetti alla tracciabilità i cottimi fiduciari?

B6. E’ soggetta a tracciabilità la procedura di selezione del socio privato di una società mista con contestuale affidamento dei compiti operativi servizio al socio stesso (cd. socio operativo)?

B7. Sono soggetti a tracciabilità i cessionari di credito?

B8. Il codice CIG va richiesto anche per gli acquisti effettuati sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA)?

B9. Il codice CIG va richiesto anche per i contratti stipulati in via d’urgenza?

B10. Il codice CIG va richiesto anche per i contratti derivati dagli accordi quadro?

B11. Il codice CIG va richiesto anche per i contratti stipulati nell’ambito del sistema delle convenzioni Consip?

C2. E’ soggetto all’obbligo della tracciabilità il trasferimento di fondi da parte delle amministrazioni dello Stato in favore di soggetti pubblici?

C3. Gli obblighi di tracciabilità trovano applicazione nel caso di prestazioni di lavori, servizi e forniture in economia tramite amministrazione diretta ex articolo 125, comma 3, del Codice?

C4. Gli obblighi di tracciabilità trovano applicazione nel caso di prestazioni eseguite in favore di pubbliche amministrazioni da soggetti, giuridicamente distinti dalle stesse, ma sottoposti ad un controllo analogo a quello che le medesime esercitano sulle proprie strutture (cd. affidamenti in house)?

C5. Sono soggetti a tracciabilità i risarcimenti corrisposti dalle imprese assicuratrici appaltatrici ai soggetti danneggiati dalle stazioni appaltanti assicurate?

C6. Sono soggetti a tracciabilità gli indennizzi e i risarcimenti corrisposti a seguito di procedure espropriative, poste in essere da stazioni appaltanti o da enti aggiudicatori?

C8. Le spese economali delle stazioni appaltanti sono soggette alla normativa in tema di tracciabilità?

D1. I codici CIG/CUP vanno indicati anche per i pagamenti effettuati dagli operatori economici e destinati a stipendi per dirigenti e impiegati, manodopera per operai, spese generali, provvista di immobilizzazioni tecniche, consulenze legali, amministrative, tributarie e tecniche?

D7. Sono sottoposti alla tracciabilità i contratti stipulati dall’Autorità Giudiziaria?

E1. Cosa si intende per “integrazione automatica” o “automatico adeguamento” dei contratti stipulati prima del 7 settembre 2011?

E2. La legge n. 136/2010 obbliga a richiedere il codice CIG e l’eventuale CUP anche per appalti in corso per i quali il contratto sia stato stipulato prima del 7 settembre 2010?

E3. Se una gara è stata indetta prima della entrata in vigore della legge n. 136/2010, ma non è stata aggiudicata oppure non è ancora scaduto il termine per la presentazione delle offerte, deve essere richiesto il codice CIG?

E4. Si deve richiedere il codice CIG per un contratto d’appalto, con scadenza originaria del termine di ultimazione prima del 7 settembre 2010, in seguito prorogato con previsione del nuovo termine di ultimazione oltre il 17 giugno 2011?

Durc
QUESITO del 12/10/2011

Si richiede con cortese urgenza Vs. parere in merito alla tematica in oggetto caso concreto: durc irregolare su SAL di importo pari a euro 100.000 (al netto della ritenuta del 0.50%) da comunicazione dell’Inps emergono: - debiti in fase ancora amministrativa: per euro 54.000 - debiti in esattoria: per euro 40.000 Ai sensi dell’art. 4, c. 2, D.P.R. 207/2010, nel certificato di pagamento si dovrà trattenere, oltre all’importo del debito in fase amministrativa (euro 54.000) anche quello già in esattoria (euro 40.000)? In questo caso infatti si avrà che il certificato di pagamento all’impresa sarà di euro: 100.000 – 94.000 = 6.000. Deve essere egualmente effettuata la verifica ex art. 48-bis del DPR 29 settembre 1973, n. 602 presso Equitalia? In caso affermativo, come deve comportarsi la P.A. se: caso 1) dalla verifica di Equitalia risultasse un debito di 40.000 euro. E’ corretto che: - la P.A. sospenda il pagamento per l’importo di 94.000 euro fino a comunicazione degli enti in merito alle modalità di effettuare direttamente i pagamenti nei loro confronti - paghi i 6.000 euro residui a Equitalia con la procedura ex art. 48bis? caso 2) dalla verifica di Equitalia risultasse un debito di 50.000 euro (quindi più alto dei soli 40.000 risultanti dal debito contributivo), il C.P. va riemesso? Come deve operare la P.A.? grazie

Durc
QUESITO del 12/10/2011

Si richiede con cortese urgenza Vs. parere in merito alla tematica in oggetto a) prima di trattenere dal certificato di pagamento del SAL la quota corrispondente ai debiti contributivi, il RUP è tenuto a chiedere all’impresa di adempiere al pagamento del debito entro un determinato termine (per es. 15 gg.)? e solo se l’impresa non adempie/non dà prova di avere adempiuto alla regolarizzazione dei debiti, dimostrando il pagamento effettuato, il RUP è legittimato a trattenere sul certificato di pagamento del S.A.L., oltre allo 0.50 %, il debito contributivo segnalato e a predisporre il pagamento del residuo? b) se il DURC non contiene le indicazioni del debito, la PA è tenuta a chiedere approfondimenti a impresa e istituti previdenziali/assistenziali per la quantificazione dell’importo? grazie

Tassatività - Cause di esclusione
QUESITO del 26/10/2011

Una ditta partecipante a gara d’appalto ha presentato la lista delle lavorazioni e forniture sottoscrivendola solamente nell’ultimo foglio contenente il ribasso percentuale offerto rispetto alla base d’asta e il prezzo complessivo offerto. Nella lettera di invito con procedura negoziata era stato precisato che la compilazione della lista delle lavorazioni e forniture doveva avvenire in conformità a quanto disposto dall’art. 119 commi 1 2 e 3 del D.P.R. n. 207/10. Il comma 3 del predetto articolo recita: “Il modulo è sottoscritto in ciascun foglio dal concorrente e non può presentare correzioni che non sono da lui stesso espressamente confermate e sottoscritte.” Si chiede, alla luce delle modifiche apportate al codice dei contratti con il D.L. n. 70/2011 ove all’art. 46 “Documenti e informazioni complementari – tassatività delle cause di esclusione” il comma 1-bis dice: “La stazione appaltante esclude i candidati o i concorrenti in caso di mancato adempimento alle prescrizioni previste dal presente codice e dal regolamento e da altre disposizioni di legge vigenti, nonché nei casi di incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell’offerta, per difetto di sottoscrizione o di altri elementi essenziali ovvero in caso di non integrità del plico contenente l’offerta o la domanda di partecipazione o altre irrregolarità relative alla chiusura dei plichi, tali da far ritenere, secondo le circostanze concrete, che sia stato violato il principio di segretezza delle offerte ……”, se l’offerta in questione sia da escludere.

Verifica a campione
QUESITO del 12/10/2011

Richiesta parere per gara d'appalto CIG xxxxxxxx. Durante la verifica ex art. 48 comma 2, del Codice Appalti, riguardante la dichiarazione sostitutiva di atto notorio presentata da un concorrente è emersa la non corrispondenza con un documento prodotto dalla ditta. In particolare, tra i documenti richiesti a comprova della capacità tecnico organizzativa, abbiamo richiesto copia dei contratti di lavoro e/o di collaborazione stipulati tra la cooperativa ed il personale indicato nell'offerta tecnica. Abbiamo ricevuto copia di un contratto di collaborazione sottoscritto in data 26.03.2011 da un soggetto indicato quale legale rappresentante della Cooperativa ed il collaboratore. Il rappresentante legale che ha stipulato il contratto è la stessa persona citata nell'autocertificazione presentata per partecipare alla gara (ex art. 38 Codice degli appalti) come "persona estromessa da qualsiasi attività della Cooperativa" in quanto soggetta a sanzione penale. Ravvedendo una palese contraddittorietà tra il contenuto della dichiarazione sostitutiva di atto notorio e quanto emerso dal contratto di lavoro, si chiede se si configuri in questa fattispecie la situazione descritta nell'art. 48 del Codice degli appalti in cui si prevede l'esclusione qualora la documentazione prodotta sia non conforme a quanto autocertificato, oltre a quanto già previsto dall'art. 76 del DPR 445/2000. Al fine di rendere più chiara la situazione siamo disponibili a trasmettere stralcio dell'autocertificazione e del contratto di lavoro sopra menzionato. Restando in attesa di un parere in merito a quanto esposto, a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, l'occasione è gradita per porgere i migliori saluti

Affidamenti in economia
QUESITO del 27/09/2011

In merito all’oggetto si formulano i seguenti quesiti: 1) L’art. 334 comma 2 del Regolamento prescrive che il contratto di cottimo fiduciario (indipendentemente dall’importo dello stesso) relativo alle forniture di beni e servizi debba essere stipulato attraverso scrittura privata. Poiché l’art. 173 che regola il cottimo fiduciario di lavori nulla indica in merito, si chiede se l’obbligo di stipula in forma privata valga anche per i lavori in economia. 2) L’art. 137 c.3 del Regolamento obbliga ad allegare materialmente ai contratti di lavori pubblici sia il capitolato speciale che l’elenco prezzi unitari. Poiché nulla si dice in merito ai contratti di appalto per la fornitura di beni e servizi, si chiede se l’obbligo di allegare il capitolato d’appalto valga anche per tali tipologie di contratto o se sia sufficiente farne menzione nel contratto quale allegato allo stesso. 3) Relativamente all’innalzamento della soglia di cui all’art. 125 c. 11 del codice da € 20.000.- a € 40.000.- (peraltro non recepita nel Regolamento) inerente la facoltà di trattativa diretta per l’affidamento mediante cottimo fiduciario di forniture di beni e servizi si chiede se l’applicazione di tale facoltà richieda o meno l’adeguamento preventivo del Regolamento Comunale dei beni e servizi in economica di questo Comune che prevede espressamente tale soglia a 20.000 € .-

Buon giorno. Si chiede cortesemente risposta al seguente quesito. Può una impresa cooptata, ai sensi dell'art. 95 comma 4 del D.P.R. 554/1999, assumere la qualifica di mandante di un'A.T.I. al 10% nell'ipotesi in cui i requisiti di qualificazione alla gara siano interamente posseduti dagli altri operatori economici costituenti l'A.T.I.? Può eseguire indifferentemente lavori diversi dalle qualificazioni possedute anche se altamente specializzate(purché nel limite massimo del 20% e se in possesso di adeguata categoria e classifica per il 20% dei lavori assunti)? Grazie per la risposta. Saluti.

PROCEDURA DI GARA
QUESITO del 04/04/2012

In alcune gare viene prevista, ovvero non viene fatto alcun divieto esplicito, la possibilità da parte delle ditte offerenti di presentare offerte alternative. In tal caso come si concilia con l'articolo 11 comma 6° del Codice degli Appalti, il quale prevede che ogni concorrente non può presentare più di un offerta? grazie

PUBBLICITÀ SEDUTE DI GARA
QUESITO del 04/04/2012

Dal 1° gennaio 2013 non sarà più obbligatoria la pubblicazione dei bandi di gara di appalto sui quotidiani (prevista dagli articoli 66 e 122 D. Lgs. n. 163/2006), una volta garantita la pubblicità ai sensi del D.P.C.M. 26.4.2011 "Pubblicazione nei siti informatici di atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o di bilanci, adottato ai sensi dell'articolo 32 della legge 18 giugno 2009, n. 69"?

SUBAPPALTATORI PMI - LEGGE180/2011
QUESITO del 16/02/2012

Posto che l'art. 118 cod. contratti pubblici al c. 12 stabilisce che non si configurano come subappalti le attività affidate a lavoratori autonomi, quale procedura va adottata nel caso in cui all'appaltatore occorra acquisire una consulenza/perizia da un professionista esterno al fine di poter eseguire correttamente un'attivita di manutenzione? Chi deve pagare il consulente?

Nel caso di affidamenti in economia il contratto può essere stipulato sotto forma di scrittura privata che può anche consistere in apposito scambio di lettere con cui la stazione appaltante dispone l'ordinazione dei beni e dei servizi. (art. 11 c. 13 e art. 334 c. 2) Ci si chiede se nella previsione dell'art. 334 si fa riferimento alla scrittura privata o al contratto per corrispondenza. Ciò al fine di capire se assoggettare il contratto all'imposta di bollo (art. 3 della Tariffa parte I°) oppure assoggettarlo solo in caso d'uso (art. 42 della tariffa parte II°di cui al D.P.R. 634/1972.

Come si concilia l'atr.14bis del dl 13-5-2011 n.70 (come mod. l.106 del 12-7-2011)che dispone che per i contratti di forniture e servizi fino a 20.000 euro stipulati con la pubblica amministrazione e con le società in house, i soggetti contraenti possono produrre una dichiarazione sostitutiva in luogo del documento di regolarità contributiva, con la nota del Min. del Lavoro del 16-1-2012?

ESECUZIONE APPALTO - COSTI MATERIALI
QUESITO del 12/04/2012

Da quanto indicato nell'art. 167 comma 7, emerge che i costi relativi agli accertamenti di laboratorio e delle verifiche tecniche obbligatorie, specificamente previsti da capitolato speciale d'appalto, sono a carico della Stazione Appaltante utilizzando le somme a disposizione del quadro economico. Da quanto indicato nell'art. 167 comma 8, emerge che i costi relativi alle ulteriori prove ed analisi prescritti dalla Direzione dei lavori o dall'Organo di collaudo, ancorché non prescritte dal capitolato, siano a carico dell'esecutore. Si richiede un chiarimento in merito, infatti usualmente le prove previste da capitolato si attribuiscono a carico dell'esecutore, mentre le prove aggiuntive si attribuiscono a carico della Stazione Appaltante.

In fase di aggiudicazione provvisoria è stata richiesta documentazione, a comprova dei requisiti dichiarati in sede di gara, alle ditte A e B, rispettivamente 1° e 2° classificate. Dall'esame della documentazione acquisita è parso che le ditte in questione possano trovarsi in una situazione di collegamento, ai sensi dell'art.2359 c.c. Nella fattispecie, la ditta A s.n.c, 1° classificata, vede quale socio al 50% il signor X, il quale, a sua volta, è socio per quote pari al 33,3% nella ditta B s.r.l., 2° classificata. A questo si aggiunga la presenza nella ditta A di un Direttore tecnico che è anche socio al 33,3% nella ditta B. Da quanto esposto, si chiede se il dubbio venuto in essere alla scrivente possa ritenersi legittimo e si possa ravvisare lo stato di collegamento, di cui all'art. 2359 c.c. Qualora la risposta fosse positiva, si pone il quesito di come procedere in merito all'assegnazione della gara: 1) Annullare la gara e rifarla? 2) Avendo applicato gli artt. 86 co. 1 e 122 co. 9 del D.lgs 163/2006 per individuare le ditte a cui assegnare l'appalto, si deve ricalcolare la soglia di anomalia, senza la presenza delle ditte in questione, ed assegnare al nuovo vincitore? Quale delle soluzioni appare la più corretta per la stazione appaltante? P.S. Considerato che le ditte A e B hanno partecipato a 7 gare, ancora tutte in fase di aggiudicazione provvisoria, (tuttavia, solo in alcune sono risultate vincitrici), se si riscontrasse la situazione di collegamento di cui sopra, la stazione appaltante dovrà, comunque, escluderle da tutte le gare? Grazie

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
Tracciabilità dei flussi finanziari
(Aggiornamento al 14 marzo 2012)


Sezione A – Aspetti generali sulla Tracciabilità.

Sezione B – Casi particolari rientranti nel perimetro della Tracciabilità.

Sezione C – Fattispecie non rientranti nel perimetro della Tracciabilità.

Sezione D – Ulteriori casi specifici chiariti con la Determinazione n. 4/2011.

Sezione E – Disciplina del periodo transitorio.

FAQ AVCP: ACQUISIZIONI IN ECONOMIA
QUESITO del 11/04/2012

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
Acquisizioni in economia di lavori, beni e servizi
(Aggiornato all’11 aprile 2012)

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
Controlli sul possesso dei requisiti di cui all’articolo 48 del decreto legislativo n. 163/2006
(aggiornato al 28 marzo 2011)

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
“Decreto” o “determina” a contrarre di cui all’art. 11 del decreto legislativo n. 163/06 e s.m.
(Aggiornato al 26 gennaio 2011)

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
Documento unico di regolarità contributiva (DURC)
(Aggiornato al 26 gennaio 2011)

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
Verifica di congruità delle offerte
(Aggiornato al 26 gennaio 2011)

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
Istruttoria dei quesiti giuridici
(Aggiornato al 26 gennaio 2011)

Subappalto
QUESITO del 10/01/2013

In materia di autorizzazione del subappalto, l’art.118, comma 8, del D.Lgs. n.163/2006 stabilisce che il termine per l’autorizzazione del subappalto non può superare i 30 giorni (termine che viene dimezzato per subappalti di importo al 2% dell’importo delle prestazioni affidate o a 100.000 euro). È quindi evidente che risulta difficile (se non impossibile nel caso di termine dimezzato) rispettare i limiti temporali per l’autorizzazione imposti dall’art.118, considerato che gli Enti preposti al controllo dei requisiti autocertificati dai subappaltatori devono rispondere entro 30 giorni dalla richiesta formulata dalla stazione appaltante. Chiedo pertanto se sia legittimo per la stazione appaltante - nelle more del procedimento di verifica dei requisiti autocertificati - sospendere i termini per il rilascio dell’autorizzazione del subappalto o se piuttosto la stazione appaltante debba autorizzare il subappalto entro i termini di cui all’art.118 sopra citato sulla base dei requisiti autocertificati, procedendo, al termine delle procedura di verifica, all’eventuale revoca dell’autorizzazione del subappalto qualora venisse riscontrata la carenza di uno o più dei requisiti autocertificati (con trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica in caso si dichiarazione mendace).

Commissione giudicatrice
QUESITO del 27/12/2012

Un'amministrazione deve selezionare n.2 commissari quali componenti una commissione giudicatrice, all'esterno dalla propria struttura ai sensi del comma 8 art.84 del Codice dei contratti. I due commissari dovranno essere scelti uno tra i professionisti (comma 8 - lettera a) ed uno tra i professori universitari (comma 8 lettera b)? Se la categoria dei professionisti è quella degli ingegneri, all'ordine professionale di quale provincia è opportuno rivolgersi e perchè ? Analogamente a quale facoltà ed università è opportuno rivolgersi ?

Buongiorno, ho dato lettura ai diversi quesiti in merito al pagamento dei subappaltatori sullo stato finale ma rimango perplesso su una questione. l'art. 118 c. 3 del codice recita che è fatto obbligo agli affidatari di presentare le fatture quietanzate entro 20 gg dal PAGAMENTO effettuato nei loro confronti e quindi dopo il pagamento di ogni SAL. Qualora, come nel mio caso specifico, i lavori tra l'ultimo SAL e lo STATO FINALE siano stati tutti subappaltati e considerando che ai sensi dell'art. 118 c. 3 dovrei ricevere le fatture quietanzate da parte dell'affidatario entro 20 giorni dal pagamento dello stato finale non capisco quali strumenti ho a disposizione per garantire il pagamento ai subappaltatori visto che lo SF deve essere pagato entro 3 mesi dal collaudo provvisorio e che l'unica garanzia che rimane in mano all'ente è la garanzia sulla rata di saldo che però non prevede coperture sulle somme da pagare ai subappaltatori. Inoltre ritengo che il collaudatore tecnico amministrativo debba verificare il pagamento a tutti i subappaltatori prima dell'emissione del collaudo ma seguendo alla lettera l'art, 118 c. 3 sembra che sfuggano a questa verifica proprio i subappalti eseguiti tra l'ultimo sal e lo SF. Concludendo ritengo che nel caso di opere in subappalto eseguite tra l'ultimo sal e lo stato finale l'affidatario dovrebbe provvedere ad anticipare il pagamento dei subappaltatori prima del pagamento della rata di saldo a differenza di quello che succede con i SAL per cui la Stazione appaltante effettua il pagamento all'impresa e questa ha 20 giorni per pagare i subappaltatori e dimostrare all'ente l'avvenuto pagamento.

Firma digitale
QUESITO del 28/03/2013

http://www.digitpa.gov.it/firma-digitale/certificatori-accreditati/certificatori-attivi Questo Comune ha effettuato una gara telematica. Ha partecipato una ditta con firma digitale dell’agenzia delle dogane. Purtroppo tale firma non era verificabile con uno dei programmi messi a disposizione da DigitPa. L’algoritmo della firma digitale era SHA1 mentre in base alle delibere CNIPA citate doveva essere SHA256. L’agenzia della Dogane mi ha però confermato per iscritto l’identità della persona e la validità del certificato fino al 2014, quindi l’impresa non è stata esclusa. Il Comune chiede se una firma digitale non accreditata sul sito digitpa possa essere accetata. Se nei documenti di gara debbano essere indicate le firme digitali ammesse. Se una ditta che sottoscrive con un algoritmo SHA1 con certificato non scaduto possa essere ammessa alla gara.

Cause di esclusione
QUESITO del 26/02/2013

l' AVCP ai sensi dell'art.64 comma 4 del codice ha approvato la determinazione n.4/2012 in cui ha disposto in pratica che gli adempimenti doverosi previsti nel codice e indicati espressamente a causa di esclusione nel bando danno luogo ad esclusione del concorrente in sede di gara. Si ricorda che qualora l'amministrazione si discosti da quanto detto dall'AVCp deve motivare l'atto. Dall'altra parte invece la giurisprudenza ( ormai comincia ad essere prevalente - si veda da ultimo snetenza TAR LAZIO Sez. II sent. n.16 del 03.01.2013) afferma che costituisce causa di esclusione quando ciò è prevista espressamnte come sanzione nel codice. A questo punto i nostri bandi sono a continuo rischio di impugnazione. Come ci dobbiamo comportare? ( se dovessimo motivare tutti i punti con il quale ci discostiamo dalla determinazione AVCP la determina a contrarre diventa un compendio giuridico)

Si chiede se quanto previsto all’art. 35 del d. lgs. 163/2006 sia applicabile anche ai consorzi di cooperative sociali, costituiti ai sensi della legge n. 381/1991, o se essi possano dimostrare il possesso dei requisiti economici, finanziari e tecnici (questi ultimi relativi ai servizi eseguiti nel settore oggetto di gara) anche utilizzando i requisiti posseduti dalle cooperative consorziate. Infatti, il tenore dell’art. 35 sopra citato è pressoché uguale a quello dell’art. 11 della abrogata legge n. 109/1994 in vigenza del quale il Tar Sicilia, Palermo sez. III, con sentenza del 31/1/2006 n. 284, sembra ammettere che ai fini della dimostrazione dei requisiti si possano considerare-–qualora il consorzio ne sia privo- i requisiti delle consorziate che aderiscono al consorzio stesso. grazie. cordiali saluti

Un'impresa che abbia depositato il ricorso per ottenere il concordato preventivo con continuità aziendale (ex art. 186bis della legge fallimentare) può partecipare
a gara nel periodo che intercorre tra il deposito del ricorso e il decreto di cui all'art. 163 della legge fallimentare?

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
Documento unico di regolarità contributiva (DURC)
(Aggiornato al 4 dicembre 2012)

Requisiti di ordine generale
QUESITO del 23/04/2013

Al fine di verificare quanto dichiarato dalle società aventi sede legale all’estero e dai soggetti muniti del potere di legale rappresentanza residenti all’estero,in merito al possesso dei requisiti prescritti di cui al succitato articolo,la scrivente Amm.ne chiede ai suddetti soggetti di fornire documentazione probatoria conforme alla normativa vigente nei rispettivi paesi in lingua italiana o corredati da traduzione giurata.Nel caso in cui lo Stato di appartenenza non rilasci alcun certificato,chiede di produrre una dichiarazione giurata ovvero,negli Stati in cui non esiste tale dichiarazione,una dichiarazione resa dall’interessato avanti un’autorità giudiziaria o amministrativa competente ecc.corredate da traduzione in lingua italiana in forma giurata.Nello specifico una società italiana il cui Consiglio di Amm.ne è composto da soggetti residenti negli U.S.A.ha contestato che gli avessimo richiesto la certificazione prevista al c.5 dell’art.38 ed in risposta,ha inviato un certificato del Casellario Giudiziale di un Tribunale Italiano dal quale si evince che nulla sussiste nei confronti del nominato.Per quanto a nostra conoscenza, i certificati rilasciati dai Casellari Giudiziali italiani contengono solo le segnalazioni di reati commessi nel territorio italiano e/o, eventualmente,le sentenze penali di condanna pronunciate all’estero nei confronti di cittadini stranieri residenti nello Stato italiano.Si chiede pertanto di chiarire se relativamente ad un soggetto persona fisica residente in uno Stato straniero,il certificato relativo ai carichi pendenti rilasciato dallo Stato italiano dia atto dei reati commessi da quel soggetto solo in Italia o anche di tutti gli eventuali reati commessi in altri Stati.Il comma 5 trova applicazione solo nel caso in cui la società o i soggetti abbiano la sede o o la residenza in Stati dell'U.E?In tal caso che documentazione si può esigere al fine di effettuare i controlli dell'art.38 se i soggetti sono residenti in altri Stati?

Requisiti di ordine generale
QUESITO del 16/07/2013

L’art. 38 comma 1 lettera b) del d. lgs. 163/2006 stabilisce che sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento dei contratti pubblici… i soggetti ai quali sia stata applicata una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge n. 1423/1956 (ora art. 6 d. lgs. 159/2011) o per i quali sussista una delle cause di divieto di cui all’art. 10 della legge n. 575/1965 (ora art. 67 d. lgs. 159/2011), indicando anche i soggetti nei confronti dei quali hanno rilevanza le cause di esclusione o di divieto appena citate, ossia il titolare, il direttore tecnico, i soci, i soci accomandatari, i soggetti muniti del potere di rappresentanza, il socio unico persona fisica e il socio persona fisica nelle società di capitali con meno di 4 soci. L’art. 85 del d. lgs. 159/2011, invece, per le società di qualunque tipo individua tra i soggetti da sottoporre a verifica antimafia anche i membri dell’organo di amministrazione (ossia consiglieri e non solo amministratori muniti del potere di rappresentanza), i membri del collegio sindacale, il sindaco, il soggetto responsabile della vigilanza di cui all’art. 6 del d. lgs. 231/2001 e il socio persona fisica nelle società di capitali con un numero di soci pari o inferiore a 4. Nonostante l’art. 38 del d. lgs. 163/2011 non sia stato espressamente modificato dal d. lgs. 159/2011, riteniamo necessario che le dichiarazioni di insussistenza delle cause di esclusione di cui al predetto art. 38 comma 1 lettera b) siano richieste anche agli ulteriori soggetti destinatari della verifica antimafia così come individuati dal d. lgs. 159/2011. Ci sarebbe, infatti, il rischio di ammettere alla gara un concorrente con il quale non si potrà poi stipulare il contratto perché colpito da provvedimento antimafia. Si chiede un vostro parere al riguardo, anche relativamente alle verifica da effettuare nei confronti del socio persona fisica delle società di capitali (si fa anche per le società con un numero di soci pari a 4?).

Fallimento appaltatore
QUESITO del 02/07/2013

Dopo la stipulazione di un contratto d'appalto di lavori pubblici e prima che i lavori avessero inizio l'appaltatore è stato dichiarato fallito. La S.A. ha operato secondo l'art. 140 del D.Lgs 163/2006 aggiudicando al 2°. Si chiede se è possibile procedere alla escussione della cauzione definitiva presentata dall'appaltatore fallito.

Commissione giudicatrice
QUESITO del 24/06/2013

Una commissione giudicatrice, appositamente nominata dalla stazione appaltante e costituita da un presidente, 2 commissari ed 1 segretario, è in fase di valutazione dell'offerta tecnica presentata. Nel caso in cui, per motivi personali, il segretario della commissione non può presenziare ad alcune sedute, la commissione può proseguire anche in sua assenza con la valutazione delle offerte tecniche ? In caso affermativo come dovrà comportarsi la stazione appaltante e, quindi, la commissione in merito all'assenza del segretario ?

Escussione cauzione provvisoria
QUESITO del 24/07/2013

Si richiede vs parere urgente in merito al seguente quesito: Nel caso di escussione della cauzione provvisoria resa in forma di polizza fideiussoria alcune ditte ci hanno segnalato che l’ escussione della polizza comporta il blocco temporaneo della operatività on line del sistema che permette alla ditta di aprire altre polizze fideiussorie (blocco che permane almeno fintanto che la stessa non ha corrisposto a sua volta l’importo alla compagnia di assicurazione); ciò può comportare problemi per le gare in scadenza alle quali la ditta volesse partecipare nel frattempo. E’ ammissibile accettare che l’impresa versi direttamente l’importo dovuto alla tesoreria dell’amministrazione tramite bonifico in luogo di procedere all’escussione della cauzione?

Certificato di regolare esecuzione
QUESITO del 07/08/2013

è legittimo che in un'area tecnica un funzionario amministrativo, delegato dal dirigente, approvi con proprio provvedimento un certificato di regolare esecuzione o un sal di un lavoro e disponga il pagamento della quota dovuta all'impresa? o trattasi di compito prettamente tecnico?

Anomalia dell'offerta
QUESITO del 15/08/2013

Ai sensi dell'art.86 - comma 2 - del D.lgs 163/06, nel caso di offerta economicamente più vantaggiosa, le stazioni appaltanti valutano la congruità delle offerte in relazione alle quali sia i punti relativi al prezzo sia la somma dei punti relativi agli altri elementi di valutazione sono entrambe pari o superiori ai 4/5 dei punti massimi. Un bando di gara, prevede 65 punti per la valutazione dell'offerta tecnica e 35 punti per l'offerta economica. I 35 punti dell'offerta economica sono ripartiti in 15 per il ribasso sull'importo a base d'asta e 20 per il periodo per il quale si garantisce la manutenzione dell'opera da appaltare. Si richiede se i 4/5 relativi all'elemento prezzo vanno calcolati sui 15 del ribasso ovvero sui 35 - somma ribasso + tempo manutenzione

Cause di esclusione
QUESITO del 18/09/2013

Il comma 3 dell’articolo 38 del DLgs 163/2006 prevede, ai fini degli accertamenti relativi alle cause di esclusione, l’applicazione dell’articolo 43 del DPR 445/2000 (accertamenti d’ufficio); i commi 4 e 5 di tale articolo, che qui si intendono riportati, prevedono l’acquisizione dei dati senza oneri per l’Amministrazione procedente. Esaminato il “documento di verifica di autocertificazione” che si acquisisce gratuitamente dal portale verifichepa.infocamere.it, non compaiono alcuni soggetti previsti dall’articolo 38, comma 1, lett. b) e c) e di quelli previsti all’articolo 85 del DLgs 159/2011 (soci, membri del collegio sindacale, ecc.), mentre sono presenti nelle visure camerali ordinarie a pagamento. Si chiede, sulla base delle norme sopra citate il comportamento che deve assumere il responsabile del procedimento preposto

Accesso atti
QUESITO del 17/10/2013

Una stazione appaltante ha aggiudicato in via provvisoria la progettazione esecutiva e la realizzazione di lavori, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta da redigersi con riferimento al progetto preliminare predisposto dall’amministrazione aggiudicatrice, ai sensi dell’art.53 – comma 2 – lettera c) del Codice dei contratti e da aggiudicare mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi degli artt.81, comma 1 e 83, del Codice dei contratti. La ditta seconda classificata ha chiesto l'accesso agli atti di tutta la documentazione amministrativa e tecnica relativamente alla prima classificata e di volerne estrarre copia. Come deve comportarsi la stazione appaltante anche nei confronti dell'aggiudicataria provvisoria ? Può far visionare tutto e consentire l'estrazione di copia ?

Cessione ramo azienda
QUESITO del 30/12/2013

"In presenza delle seguenti condizioni: - cessione di ramo di azienda mediante compravendita all'esito di una procedura di concordato preventivo a carico della ditta cedente, nonché appaltatore, è applicabile l'articolo 116 (subentro) del D.Lgs. 163/2006 (Codice dei Contratti)?"

Cauzione definitiva
QUESITO del 10/04/2014

Questa stazione appaltante ha provveduto ad indire una gara per il servizio di manutenzione delle aree verdi, a base di gara è stato posto l’importo di € 74.800,00 oltre i.v.a e per l’aggiudicazione è stato individuato il criterio del prezzo più basso, da determinarsi mediante ribasso. Nella lettera invito è stato specificato che l’importo da sottoporre a ribasso era pari ad € 12.898,00 (importo del servizio 74.800,00 al netto degli oneri della sicurezza determinati in € 1.800,00 e del costo della mano d’opera determinato in € 60.102,00). La ditta che è risultata aggiudicataria ha formulato un ribasso del 58,79% e pertanto l’importo di affidamento è stato come di seguito determinato: importo servizio € 74.800,00 oneri non soggetti a ribasso oneri sicurezza € 1.800,00 costo mano d'opera € 60.102,00 importo soggetto a ribasso € 12.898,00 ribasso -58,79% -€ 7.582,73 -€ 7.582,73 importo netto € 67.217,27 i.v.a 22% € 14.787,80 importo complessivo triennio € 82.005,06 Questo ufficio ha provveduto a richiedere la cauzione definitiva quantificandola, ai sensi dell’art. 113 del D. Lgs. 163/2006 nel 97,58% (20,00+38,79*2) dell’importo netto di € 67.217,27. Si chiede conferma della metodologia usata per la determinazione della cauzione provvisoria.


QUESITO del 11/03/2014

OGGETTO:Opere pubbliche. Ritardi pagamenti da parte delle pubbliche Amministratori. Si pone a Codesto Spett.le Ministero il seguente quesito relativo alla problematica in oggetto indicata. Viene sollevato il problema relativo alla decorrenza degli interessi da corrispondere in favore dell’impresa di costruzione a fronte del ritardo di pagamenti di quanto dovuto da parte delle P.A. per l’esecuzione di prestazioni connesse alla realizzazione di un lavoro pubblico. In particolare si chiede se la decorrenza degli interessi per il ritardato pagamento di quanto dovuto a fronte di un SAL, rata di saldo, vada connessa all’emissione della fattura da parte dell’impresa. Si chiede altresì se il pagamento di SAL, rata di saldo è vincolato alla presentazione di fatture da parte dell’operatore economico e dunque alla necessità della stessa per la maturazione degli interessi legali e moratori. Il Resp. dell’U.T.C.

Verifica requisiti
QUESITO del 16/05/2014

Con propria determinazione è stata indetta gara a procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara ai sensi dell’art. 122 comma 7 del D. Lgs. 163/06 e s.m.i., per l'Appalto per la gestione del servizio di manutenzione ordinaria del patrimonio pubblico – opere edili” per il biennio 2014/2016, da affidarsi con il criterio del prezzo più basso, mediante ribasso percentuale sull'elenco prezzi posto a base di gara, al netto degli oneri per la sicurezza ai sensi dell’articolo 82, comma 2, lettera a) con l’esclusione delle offerte anormalmente basse da effettuarsi con le modalità di cui all’art. 122 comma 9 del predetto decreto. Sono stati ammessi alla fase di apertura dell’offerta economica n°10 operatori, per cui si è provveduto all’individuazione della migliore offerta mediante applicazione del “taglio delle ali” ex art. 86 del Codice. È stata disposta aggiudicazione definitiva ex art. 12 del Codice subordinandone l’efficacia all’esito positivo delle verifiche ex art. 11 c.8. In sede di verifica sulle dichiarazioni rese in sede di gara, a carico del secondo operatore in graduatoria è emersa una irregolarità sulle dichiarazioni di regolarità contributiva ex art. 38 c.1 lett. i) del Codice (è pervenuto DURC irregolare). Questa S.A. intende procedere: - con l’esclusione e con gli atti conseguenti ex art. 38 c.1-ter del Codice nei confronti dell’operatore predetto; - a rideterminare la graduatoria di gara tra i restanti 9 operatori ammessi senza applicare l'esclusione automatica dalla gara delle offerte ex art. 86. Si richiede parere - in particolare - sulla correttezza del cambio di applicazione del metodo di determinazione dell’aggiudicatario in relazione alla riduzione da 10 a 9 operatori.

Accesso atti
QUESITO del 04/06/2014

Salve! Un'impresa partec. a procedura di gara è stata esclusa dalla stessa per non congruità del costo del lavoro (Era prima in graduat). La stessa ha chiesto, in vista della tutela in giudizio (ancora non avviata) l'accesso agli atti dell'aggiudicatario tra cui progetto tecnico di gestione e giustificazioni offerta economica. Questo Comando ha inoltrato all'impresa controinteressata avviso in tal senso ma la stessa ha manifestato il diniego di divulgare gli atti di cui sopra nel punto in cui sono presenti propri segreti tecnici e comm.li (che ci ha espr. indicato). L'impresa vincitrice, a sua volta, ha richiesto l'accesso agli stessi atti citati prodotti dall'impresa esclusa e dalla quarta classif.(che hanno opposto totale diniego intimando al Comando azioni legali in caso di divulgazione dei predetti dati), sempre in vista della propria tutela in giud. Inoltre copia del prog. gestione e delle giustificaz. all'offerta econom. sono stati richiesti anche dall'impresa 4^(QUARTA) classific. Vi chiediamo: A)Dobbiamo dare copia degli atti che cont.segreti tecnici e comm.li all'impresa esclusa ed alla 4^classif.anche contro la volontà dell'aggiudic.? B)Dobbiamo dare copia degli atti conten. segr.tecnici e comm.li dell'impresa esclusa e della quarta classificata all'aggiudicataria in vista della difesa in giudizio dei suoi interessi? Visto che siamo di fronte ad interessi contrapposti vi chiediamo in tale circostanza come dobbiamo procedere evitando gli effetti di eventuali ricorsi da parte delle imprese indicate. Eventualmente se potete indicarci i riferim. normativi che impongono o meno al Comando l'invio dei doc. conten. segr. tecnici e comm.li dell'aggiudic. alle altre due imprese e riferim. normativi che impediscono al Comando l'invio degli atti dell'impresa esclusa e di quella quarta classific. all'aggiudicataria. Si resta in attesa di riscontro e si ringrazia.

PATTO DI INTEGRITÀ
QUESITO del 12/10/2014

Dalla lettura dell'art. 38, sembra che l'art. 38 c. 2 bis sia applicabile a tutte le autodichiarazioni di cui al comma 2 che di fatto sembra ricomprendano tutte quelle previste nel comma 1. Si chiede di sapere se detta interpretazione è corretta. Si chiede altresì di conoscere se l'art. 38 c. 2 bis è applicabile anche alle autodichiarazioni attestanti il possesso dei requisiti ex artt. 39,41,42 e 43 e se l'eventuale carenza è considerata essenziale ai fini dell'applicazione della penale. Qualora l'art. 38 c. 2 bis non fosse applicabile anche a tali dichiarazioni, si chiede di sapere se la mancanza o l'incompletezza della dichiarazione per il possesso dei summenzionati requisiti (artt. 38,41,42, 43) sia da considerare causa di esclusione ai sensi dell'art. 46 c. 1 bis., Si ringrazia per la cortese collaborazione.

E’ corretto che un Comune con popolazione inferiore a 10.000 abitanti possa procedere autonomamente per gli acquisti di beni, servizi e lavori di valore inferiore a 40.000,00 euro fino all’entrata in vigore delle disposizioni contenute nel comma 1 dell’art. 23-ter della Legge n. 114/2014 (01.01.2015 per beni e servizi e 01.07.2015 per lavori) che modifica nuovamente il comma 3-bis del D.Lgs. n.163/2006. N.B. Mi risulta che la Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, giusta deliberazione n.144/2014/SRCPIE/PAR, abbia espresso parere contrario anche se il quesito posto dal Sindaco del Comune di Torre Canavese, era riferito all’interpretazione dell’art. 33, comma 3-bis del D.Lgs n.163/2016 come riformulato dal D.L n. 66/2014 convertito nella Legge n. 89/2014. Ringraziando per la collaborazione e in attesa di un cortese riscontro, con l’occasione si porgono cordiali saluti.

Si chiede come deve essere letto l'art.48 co.2 D.Lgs.vo 163/06 alla luce dell'integrazione art. 38 co.2 bis «Ogni variazione che intervenga, anche in conseguenza di una pronuncia giurisdizionale, successivamente alla fase di ammissione, regolarizzazione o esclusione delle offerte non rileva ai fini del calcolo di medie nella procedura, né per l'individuazione della soglia di anomalia delle offerte». In particolare: 1)in un bando di lavori con offerta economicamente più vantaggiosa l'esclusione del primo e secondo classificato per mancanza requisiti speciali e/o generali comporta il ricalcolo e quindi la l'attribuzione di nuovi punteggi alle offerte tecniche ed economiche? 1)in un bando di lavori con prezzo più basso con esclusione automatica, l'esclusione del primo e secondo classificato per mancanza requisiti speciali e/o generali comporta il ricalcolo dell'anomalia?

1. Fino alla data di entrata in vigore del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti di cui all’art. 38, i Comuni non capoluogo di Provincia iscritti all’AUSA possono procedere autonomamente all’acquisizione di lavori, servizi e forniture senza limitazioni di importo?

Ai fini della verifica delle cause di esclusione di cui agli artt. 80 e 83 è possibile richiedere la presentazione dei documenti direttamente all'aggiudicatario (quali casellario giudiziale, carichi pendenti illeciti amministrativi, carichi pendenti agenzia entrate, ecc..)? Oppure la verifica va compiuta tramite richiesta della Stazione Appaltante ai vari enti certificatori? L'art. 86 recita: "Le stazioni appaltanti possono chiedere....omissis" non specificando "a chi?" possono chiedere? L'interpretazione di richiedere i detti certificati all'aggiudicatario può essere una strada percorribile?

In merito a quanto indicato in oggetto e visto quanto contenuto nell'art. 77 comma 4 del D.lgs 50/2016, nonchè vista la sentenza del Consiglio di Stato 2835/2018, sono a chiedere se è corretta l'interpretazione secondo la quale un membro della commissione giudicatrice non può svolgere la funzione di Direttore dell'esecuzione del contratto (DEC) per il medesimo affidamento.

Una società privata ha in essere un contratto di servizi con un ente pubblico. Affitta un ramo d'azienda che si occupa solo di alcuni dei servizi contrattualizzati. Pertanto non vi è un subentro totale nell'attività contrattuale, ma solo parziale. Puo' essere consentita questa operazione? Come ci si comporta per il CIG?

I soggetti di cui all'art. 80, comma 3 del Codice quali dichiarazioni devono rendere in sede di gara?